Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Vercelli

(in fase di approvazione da parte del Consiglio regionale)

 

 

Norme Tecniche di Attuazione

 

 

Progetto di valorizzazione dell’area giacimentologica di Valle Dora

 

Il PTCP, allo scopo di fornire un quadro di riferimento coordinato delle iniziative di sviluppo e di recupero delle aree compromesse, prevede l’individuazione di un “Ambito interessato da progetti complessi e da intese”, ai sensi del D.Lgs 112/98, art. 57 e della L.R. 5/01, da redigere attraverso il coinvolgimento dei Comuni, dei diversi attori istituzionali, sociali ed economici interessati, nell’area giacimentologica di Valle Dora, così come delimitata dalla Tavola P.2.E/1-6 di Piano.

L’area in oggetto è individuata ai sensi dell’art.14.2.1 del Volume 3 (Norme di utilizzo) del documento di programmazione dell’attività estrattiva (DPAE) relativo agli inerti di calcestruzzo, conglomerati bituminosi e tout venant per riempimenti e sottofondi, approvato dalla Regione Piemonte con DGR n. 27-1247 del 6.11.2000, quale polo estrattivo di notevole interesse giacimentologico, per l’elevata potenza dei depositi oltre 50 m e per la soggiacenza della falda generalmente superiore ai 20-30 metri. Tale località sita tra le Province di Biella (comune di Cavaglià) e Vercelli (comuni di Alice Castello, Santhià e Tronzano), è conosciuta col nome “Valle Dora”, e per il particolare pregio dei giacimenti di inerti è oggetto di un’intensa attività estrattiva, rappresentando un patrimonio di grande valore nell’economia delle Province di Biella, Vercelli e dell’intera Regione.

Il Polo estrattivo di notevole interesse giacimentologico nel quale operano numerose e consistenti attività estrattive, le cui modalità di scavo si sviluppano sia sopra sia sotto falda, presenta un buon livello sia qualitativo sia quantitativo di materiale (sabbia-ghiaia-ciottoli) con capacità produtttive elevate.

L’area è inoltre individuata ai sensi dell’art. 37 del Piano Territoriale Regionale, quale zona di ricarica delle falde, per cui ai sensi del medesimo articolo, comma 4.1 la valutazione di impatto ambientale richiesta ai sensi dell'art. 6 della legge 349/86 dovrà anche verificare la compatibilità delle singole opere con i caratteri del regime delle acque sotterranee, mentre si esclude ai PRG comunali la possibilità di localizzare attività produttive incluse nell'"elenco delle industrie insalubri" di cui all'art. 216 del T.U. delle leggi sanitarie.

Successivamente alla coltivazione in alcuni siti di cava si sono insediate nella zona di Valle Dora discariche controllate di tipo industriale e di rifiuti solidi urbani, che insistono sul territorio di entrambe le Province.

Infine in questi ultimi anni si è in avviata la realizzazione del Polo Tecnologico per lo smaltimento degli RSU della Provincia di Biella.

Sono infine presenti elementi di notevole valenza ambientale, tratti della rete ecologica, così come individuata sulle Tavole P.2.A/1-6 di Piano (zona 1.b: Macchie e corridoi secondari a matrice mista), che occorre tutelare e valorizzare Il P.T.C.P, nell’ambito della redazione dei progetti e delle intese, sulla base di quanto sopra premesso, richiede il perseguimento dei seguenti obiettivi progettuali:

§         promuovere studi specialistici e di settore, finalizzati alla caratterizzazione dettagliata di tutti gli aspetti e di tutte le criticità ambientali che caratterizzano l’area in oggetto;

§         promuovere e valutare, sulla base delle risultanze degli studi di cui sopra, ipotesi di recupero complessivo delle aree in oggetto, anche in raccordo con la Provincia di Biella.

§         definire eventuali indicazioni per le attività estrattive.